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Tiltrotor, l aereo del futuro parla italiano Il progetto dell aereo che puo decollare in verticale e sostenuto dall Unione europea, parte a gennaio

17 ott 2017 Aeronautica dal mondo

Il progetto dell aereo che puo decollare in verticale e sostenuto dall Unione europea, parte a gennaio

Un’immagine che è più facile vedere in un film futuristico che nella realtà. Un’ala rotante innovativa per il nuovo modello del tiltrotor di Leonardo, velivolo in grado di decollare in verticale come un elicottero per poi proseguire il volo come un aereo.

A realizzarla, a partire da gennaio 2018, sarà il consorzio T-Wing coordinato dal Cira e composto quasi totalmente da aziende e istituzioni italiane: Magnaghi Aeronautica, Salver, Officine Meccaniche Irpine, Università Federico II, Società di ingegneria SSM e la tedesca Ibk Innovation.

Il progetto T-Wing ha battuto quello di tutti gli altri concorrenti e si è aggiudicato lo sviluppo dell’ala nell’ambito del programma europeo “Clean Sky 2 Fast Rotorcraft”, al quale ha aderito Leonardo.  Un risultato importantissimo considerando che in questo campo le realtà italiane hanno spesso trovato molte difficoltà nell’essere coinvolte da protagoniste.

L’iniziativa Ue intende promuovere uno sviluppo tecnologico nel rispetto dell’ambiente e della salute umana e ha come principali obbiettivi la riduzione delle emissioni di Co2 e dell’inquinamento acustico. 
Per la piattaforma NextGenCTR (Next Generation of Civil Tiltrotor) all’interno del piano “Clean Sky 2”, sono stati stanziati 100 milioni di euro. I fondi sono stati accumulati grazie a una collaborazione tra pubblico e privato in cui la Commissione europea contribuisce con 50 milioni. Il progetto T-Wing vale globalmente 15,5 milioni di euro. Il gruppo Magnaghi ha messo sul piatto una quota di 9,2 milioni di cui circa il 70% finanziata da fondi europei.

Il lavoro del consorzio durerà circa 6 anni e avrà diverse fasi di progettazione, sviluppo, produzione e test per ottenere infine l’autorizzazione al volo. Il velivolo che verrà realizzato con queste “ali del futuro” si propone come una versione avanzata dell’AW609 di Leonardo. Rispetto al precedente modello, il progetto introduce l’utilizzo di materiali innovativi come i componenti termoplastici, che consentono di ridurre il peso strutturale, di aumentare la dinamicità e di contenere l’impatto ambientale.

La presenza di sistemi intelligenti, inoltre, consentirà di controllare i carichi ed eventi di instabilità aeroelastica. La trasformazione da elicottero ad aereo (o viceversa) è possibile grazie alla presenza di propulsori a elica montati su dei motori rotanti.
 

 

L’investimento in questo senso è fondamentale, se si considera che il vecchio modello ha riscontrato diverse problematiche ed è stato protagonista anche di un incidente in cui due persone hanno perso la vita.  

Questi velivoli possono essere usati, oltre che a livello militare, nel settore civile (trasporto passeggeri, operazioni di salvataggio, rilevamenti etc.).

E gli investimenti sui tiltrotor arrivano anche d’oltreoceano.
Il colosso americano Boeing ne produce un modello da combattimento, il V-22 Osprey, di maggiori dimensioni rispetto all’AW609. Su questi mezzi del futuro si gioca una sfida fondamentale per il settore aerospaziale.

E l’Italia, questa volta, è protagonista.

Fonte: http://www.repubblica.it/economia/2017/10/14/news/tiltrotor_l_aereo_del_futuro_di_leonardo_all_insegna_del_made_in_italy_-178171551/?rss